ra l'insieme degli obblighi [feudali] che legavano Territori, Città, individui; gli uni agli altri e all'Imperatore.Stollberg-Rilinger B., Das Heilige Römische Reich Deutscher Nation: Vom Ende des Mittelalters bis 1806, Beck (2008)[HRRDN] Wilson P., The Holy Roman Empire 1495-1806, Palgrave Macmillan (1999)[HREW] Naumann G., Deutsche Geschichte - Das Alte Reich 962-1806, Marixwissen[DGN]
Il Sacro Romano Impero della Nazione Germanica (in tedesco: Heiliges Römisches Reich [Deutscher Nation], in latino: Imperium Romanum Sacrum [Nationis germanicae] fu un agglomerato politico medioevale di territori dell'Europa centrale e occidentale che nacque durante l'alto Medioevo e si dissolse formalmente nel 1806. La data di inizio dell'Impero è il 962, quando Ottone I di Sachsen si fece incoronare dal papa come imperatore di un'entità che comprendeva Germania e Italia (e in seguito la Burgund (Borgogna)) che ereditava gran parte dell'Impero carolingio, ma che ne era distinto, non comprendendo più la "Francia occidentale", ovvero più o meno l'odierna Francia. Il Sacro Romano Impero raggiunse l'apice della propria potenza nel corso del Basso Medioevo e costituì, insieme all'Impero romano d'Oriente (o Impero Bizantino), uno dei due poteri universali.
La dizione Impero Romano fu usata nel 1034 per indicare le terre sotto Corrado II, e Sacro Impero nel 1157. L'uso del termine Imperatore Romano con riferimento ai monarchi del Nord Europa cominciò presto con Ottone II (Imperatore 973- 983).
Gli imperatori da Carlo Magno - morto nell'814 - fino a Ottone I il Grande (Imperatore 962 - 973) avevano semplicemente usato il titolo Imperatore Augusto dell'Impero carolingio.
Il termine esatto Sacro Romano Impero fu introdotto nel 1254; l'espressione completa Sacrum Romanum Imperium Nationis Germanicae (in tedesco: Heiliges Römisches Reich Deutscher Nation) appare alla fine del XV secolo, nel momento in cui il regno aveva perso in Italia molto del suo dinamismo, pur rimanendo legato fino alla fine ad alcune importanti unità territoriali italiane in esso integrate: "sacro" e "romano" erano termini impiegato con spirito di emulazione verso l'impero bizantino; "della nazione tedesca" sottolineava come, dal 962 in poi, il fulcro di questa istituzione fosse nelle genti di stirpe germanica, già costituitesi come "franchi orientali" dopo la spartizione carolingia.
Il titolo di imperatore era prevalentemente elettivo, secondo le tradizioni "federaliste" dei quattro ducati principali di Germania (Sachsen, Franconia, Bayern (Baviera) e Alemannia), ciascuno contraddistinto da una propria base etnica diversa. Gli elettori erano quindi i grandi nobili del regno di Germania, che si disputavano la corona. Se comunque da una parte il titolo imperiale era considerato in tutta l'Europa occidentale come supremo e in via di principio incontestabile, nella pratica si assistette spesso alla mancanza di podestà sostanziale degli imperatori, ridotti a figure formalmente simboliche, incapaci di manifestare la loro volontà nel regno.
Alcune grandi famiglie cercarono nel tempo di rendere la corona imperiale ereditaria, come la dinastia ottoniana, ma vi riuscì definitivamente solo alla fine del medioevo la famiglia degli Asburgo, che mantenne il titolo fino al 1806, sebbene non furono mai aboliti i principi elettori e la loro dignità. Alla morte di ogni imperatore infatti essi si riunivano ed eleggevano il suo erede, in una sorta di fictio iuris incontestata anche se non sancita da alcuna legge.
Il titolo di imperatore "dei Romani" venne fatto abolire da un altro imperatore, Napoleone I, che impose a Francesco II di prendere il titolo di "imperatore d'Austria", più conforme ai territori che effettivamente erano da lui amministrati. In quell'occasione (1789) il titolo divenne ereditario anche dal punto di vista formale. Il Sacro Romano Impero venne dichiarato disciolto nel 1806.