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Il Sacro Romano Impero in nummis

La Storia in una moneta

L'incoronazione

 

Generalitàup

L'incoronazione del Römisch-deutschen Könige und Kaiser era un rituale che mantenne inalterata la sua forma per secoli fino all'incoronazione di Francesco II , ultimo Imperatore del SRI.
Le disposizioni della Bolla d'Oro di Carlo IV (1356) furono il fondamento per il cerimoniale dell'Incoronazione, che evidentemente non consiste nel semplice atto del porre sul capo una Corona, ma in un insieme di simboli, atti, oggetti, parole.

La Bolla d'Oroup

La Bolla d'Oro di Carlo IV (1356), che fino al 1806 fu la base della costituzione dell'Impero, stabiliva anche il modo di scegliere il Re.
A seguito della lotta per le investiture, si stabilì nel collegio degli Elettori di Rhense (1338) che non era più necessario il formale assenso del Papa alla scelta dell'Imperatore: solo Sigismund (1433) e Friedrich III (1452) ottennero di essere incoronati a Roma.

L'Incoronazione a römisch-deutschen König aveva luogo entro 3 settimane dalla scelta (Wahlakt), ma era solo un fatto formale, poiché il potere dell'Imperatore aveva inizio al momento della scelta e dell'accettazione conseguente.

L'incoronazione a Romaup

Fino ai primi secoli dell'evo contemporaneo si deve distinguere fra l'Incoronazione a römisch-deutschen König, l'Incoronazione a Re di un'altra parte dell'Impero (es. la Borgogna) e l'Incoronazione a Imperatore.
Fin dall'alto Medioevo, con la scelta di römisch-deutschen König, il Sovrano poteva fregiarsi del titolo di "Rex Romanorum", ma solo con il titolo Imperiale otteneva la piena potestà su tutto il Reich.
L'incoronazione a Kaiser avveniva per mano del Papa o di Cardinali delegati in S. Pietro o in Laterano.

Dall'incoronazione a Re (in Germania) a quella a Imperatore (a Roma) passavano sovente mesi o addirittura anni.
L'Imperatore prescelto si fermava con il seguito alle porte di Roma, fuori dalle mura, ed entrava soltanto il giorno previsto per l'Incoronazione.

Dal XVI secolo in poiup

Dall'inizio del XVI secolo l'approvazione del Papa e la conseguente incoronazione ad Imperatore da parte del papato non fu più necessaria. Massimiliano I (1508) ottenne il titolo imperiale con una fastosa cerimonia anche senza essere andato a Roma.
Carlo V (24 febbraio 1530) si fece incoronare dal Papa a Bologna: si tratta dell'ultima incoronazione dell'Imperatore Tedesco da parte del Papa.

Dal 1562, con l'incoronazione di Massimiliano II, l'incoronazione ebbe luogo a Frankfurt-am-Main (Francoforte sul Meno): la sede dell'incoronazione non era infatti esplicitamente prevista dalla Bolla d'Oro. In precedenza la scelta era caduta su Aachen (Aquisgrana), ma con l'avvento al potere degli Asburgo era assai più comodo raggiungere Frankfurt-am-Main (Francoforte sul Meno) (anche per via fluviale) piuttosto di Aachen (Aquisgrana), uno dei luoghi più distanti dall'Austria di tutto l'Impero. Invece Frankfurt-am-Main (Francoforte sul Meno), sita al centro della Germania, era più facile da raggiungere per tutti gli Elettori. Inoltre, grazie al suo ruolo di mercato, Frankfurt-am-Main (Francoforte sul Meno) aveva inoltre numerosi alberghi e Palazzi che potevano ospitare una folla numerosa.

Alla morte dell'imperatoreup

Non tutte le votazioni avvenivano alla morte dell'Imperatore. Stante in vita il Kaiser, veniva spesso scelto già il successore che riceveva il titolo di "Erwählter Kaiser".
Se invece, come accadde con Giuseppe II , non ci fosse un "Imperatore Scelto", si apriva un periodo di Interregno.
La morte del Kaiser veniva annunciata dall'Arcivescovo di Mainz, dall'Elettore di Sachsen e da quello dello Pfalz (che dovevano cercare di essere presenti al momento della morte).
Il Vicariato dell'Impero veniva quindi assunto dall'Elettore di Sachsen congiuntamente a quello Palatino.

Verso l'incoronazioneup

La Bolla d'Oro ordinava che l'Elettore di Mainz entro un mese dalla morte del Kaiser dovesse convocare il collegio degli Elettori per la scelta del nuovo Re e Imperatore. Entro 3 mesi gli Elettori dovevano incontrarsi a Frankfurt-am-Main (Francoforte sul Meno).

Ogni Elettore (o un suo inviato) aveva il permesso di portare con sé 150 persone a cavallo e 50 armati. La città di Frankfurt-am-Main (Francoforte sul Meno) aveva l'obbligo di provvedere alla sicurezza, all'alloggio e all'approvvigionamento dei Signori e degli accompagnatori. Eccettuati gli Elettori, in città non poteva trovarsi nessuno straniero e i forestieri eventualmente presenti venivano espulsi.
Qualora la città non avesse adempiuto a questi obblighi, poteva perdere il titolo di Reichstadt ma soprattutto tutti i privilegi connessi a tale titolo.

I paramenti imperiali (Reichskleinodien) dovevano essere portati da Nürnberg (Norimberga) e da Aachen (Aquisgrana) nel luogo dell'incoronazione. Venivano trasportati in una carovana festosa (ma ben difesa) verso Frankfurt-am-Main (Francoforte sul Meno) dove venivano accolti da un membro del Consiglio cittadino con un reggimento di cavalleria. Le Kleinodien rimanevano fino al giorno dell'incornazione sotto custodia degli inviati di Nürnberg (Norimberga) e Aachen (Aquisgrana) e - subito dopo la cerimonia - venivano riportate indietro.
Le Reichskleinodien viaggiavano in una cassa posta nella cosiddetta "Kronwagen" che recava le insegne imperiali.

Ecco come si presentava il corteo nell'anno 1790:

Voto degli Elettoriup

Il giorno del voto cominciava con il suono delle campane di Frankfurt-am-Main (Francoforte sul Meno). I 7 Elettori si riunivano nella Römer (un palazzo di Frankfurt-am-Main (Francoforte sul Meno)). Da lì si trasferivano attraverso il portale nord del Duomo di S. Bartolomeo, che dal 1562 fu il luogo dell'elezione e dell'incoronazione dell'Imperatore.
Gli Elettori prendevano posto in chiesa, dove si celebrava una Messa. Da dopo la Riforma gli Elettori protestanti avevano facoltà di uscire per rientrare alla conclusione della Messa.
Gli Elettori si riunivano quindi in conclave e procedevano alla votazione, che veniva ratificata da un Notaio. La proclamazione del nuovo Imperatore avveniva nella stessa cappella (Wahlkapelle).

Il Re Eletto veniva portato nel Coro della Chiesa e venivano recitate preghiere e salmi mentre il Re si inginocchiava davanti all'altare. La susseguente elevazione del Re tramite l'insediamento sul Trono aveva sostituito fin dall'alto Medioevo l'elevazione su di uno scudo.
Con un Te Deum di ringraziamento si chiudeva la festosa cerimonia dell'elezione, salutata dal suono di tutte le campane e di 300 colpi di cannone.

Fin dal 1519 il Re/Imperatore Eletto doveva ratificare nella stessa chiesa una Wahlkapitulation, in cui giurava di non voler cambiare la modalità di scelta dell'Imperatore tramite Elezione né di voler cambiare i diritti degli Elettori. Giurava inoltre di rispettare i dettati della Bolla d'Oro.

Fatto questo, poteva fregiarsi del titolo di "Römischer König".

Incoronazioneup

Il giorno dell'incoronazione, le Reichskleinodien venivano portate nella chiesa e qui prese in consegna dal Reichserbtürhüter e deposte sull'altare.

Alla chiesa giungevano quindi in processione (a cavallo) gli Elettori (o i loro inviati) che procedevano col capo scoperto davanti all'Imperatore, davanti al quale cavalcava l'Erzmarschall con la Spada. Davanti a questo l'Erztruchsess con il Globo e ancora avanti a destra l'Erzkämmerer con lo scettro e a sinistra l'Erzschatzmeister con la Corona.

Il Re procedeva nell'Hausornat (il Krönungsornat delle Reichskeinodien gli veniva messo solo dopo) sotto un baldacchino, portato da 10 deputati della Città. Lo seguiva la corte, il corpo di guardia, una compagnia di Frankfurt-am-Main (Francoforte sul Meno) e quindi, a cavallo o in carrozza, gli accompagnatori del Re e degli Elettori.

La processione era accolta davanti al duomo di s. Bartolomeo dagli Elettori ecclesiastici, che benedivano il Re aspergendolo con l'acqua santa. Il re entrava quindi in chiesa, dove veniva accompagnato dai Reichserbtürhüter (il Conte di Pappenheim e quello di Werhern). La chiesa veniva sorvegliata dall'interno e dall'esterno da guardie "svizzere" provenienti dall'elettorato di Mainz e da quello della Sachsen.

Al termine dell'antifona, gli Elettori di Köln-Bistum e Trier (Treviri) conducevano il Re all'altare, dove l'Elettore di Mainz l'attendeva nei paramenti Arcivescovili. Il re si inginocchiava e pregava prendendo posto presso l'inginocchiatoio a lui riservato. L'Elettore di Mainz poneva quindi delle domande in latino al Re: ad esempio gli veniva chiesto se era disposto ad essere - come cristiano - lo scudo della chiesa, il garante della giustizia, il difensore delle vedove e degli orfani e il sostegno del Papa. A tutte le domande il re rispondeva "volo" (lo voglio, in latino). Quindi l'Elettore di Mainz chiedeva ai presenti se lo accettavano come Imperatore. Al che tutti rispondevano: "Fiat, fiat, fiat" (sia, sia, sia).

Il Re veniva quindi spogliato fino a rimanere con una sorta di sottoveste e attraverso aperture appositamente praticate nella stoffa, l'Arcivescovo lo ungeva sul capo, sul petto, sulla nuca, fra le scapole, sul braccio destro, sul gomito sinistro e sul palmo destro con le parole: "Ti ungo Re nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". L'Olio dell'unzione veniva quindi asciugato da due Vescovi con cotone e mollica.

L'Unto tornava quindi in conclave con gli Elettori di Mainz e Trier e i Deputati di Nürnberg (Norimberga) lo rivestivano con i pantaloni e le scarpe del Krönungsornat. Gli inviati del Brandenburgo lo rivestivano dell'Alba e della Dalmatica, due di Nürnberg (Norimberga) gli porgevano la cintura (andata perduta nel XVIII sec.) che il re stesso cingeva. L'Elettore del Brandenburgo gli poneva da ultimo la Stola.

Passavano quindi di nuovo in chiesa, dove fra le preghiere dell'Arcivescovo di Mainz e degli altri Elettori-Vescovi veniva porta al Kaiser la Spada di Carlomagno, che veniva tenuta dall'Elettore di Sachsen fino alla fine della preghiera. Quindi l'Elettore cingeva all'Imperatore la spada. Il Re indossava i guanti, metteva l'Anello Imperiale, teneva lo Scettro nella destra e il Globo nella sinistra. La spada di Carlomagno veniva quindi ripresa dall'Elettore della Sachsen e consegnata all'Erbmarschall (conte von Pappenheim) che la disponeva su un tavolo vicino all'altare.
Il Reichserbkämmerer faceva quindi indossare al Re il Manto e i 3 Elettori-Vescovi ponevano sul capo dell'Imperatore, inginocchiato, la Corona. La Messa poi continuava.

L'Imperatore veniva condotto nel Transetto sud e veniva fatto sedere sul Trono di Carlomagno, posto su una pedana. Qui assisteva al Te Deum, a 100 salve di cannoni e al suono festoso delle campane e riceveva gli auguri degli Elettori.
Procedeva anche a nominare cavalieri, di solito fra questi c'erano coloro che avevano portato le Reichskleinodien da Aachen (Aquisgrana) e Nürnberg (Norimberga).

Dopo la Messaup

Il Re lasciava quindi la chiesa e andava ad accomodarsi nel Römer, si affacciava al balcone e riceveva le acclamazioni del popolo.

L'Erzmarschall dell'Impero, l'Elettore di Sachsen, cavalcava verso un covone di avena sistemato in mezzo alla piazza e ne portava al Re un recipiente ricolmo. L'Elettore del Brandenburg (Brandenburgo) nella sua carica di Erzkämmerer cavalcava verso un tavolo e portava all'Imperatore un asciugamano e un catino d'argento per lavarsi le mani. L'Elettore Palatino, in quanto Erztruchsess tagliava un pezzo dal bue che veniva arrostito sulla piazza e lo portava a cavallo al Re, seduto al tavolo da pranzo. Il vino veniva più tardi preso da due fontane appositamente installate sulla piazza, che versavano vino bianco e vino rosso. L'Erzschatmeister, l'Elettore dell'Braunschweig-Calenberg-Hannover, gettava da cavallo alla folla due sacchi pieni di monete d'oro e d'argento.

Il bue arrostito, l'avena e le fontane venivano lasciati a disposizione del popolo, che se li disputava avidamente.

Il Krönungsmahlup

La cerimonia del pranzo dell'Incoronazione era regolata dalla Bolla d'Oro, che indicava anche la posizione degli "invitati". Si apprende così che il Re dovesse essere più in alto degli altri di 6 gradini, e gli Elettori di 1.

Le portate venivano presentate al Re e a tutti gli Elettori ognuno al proprio tavolo. Qualora un Elettore non fosse personalmente presente, il suo posto non poteva venire occupato dal rappresentante.

Per primo prendeva la parola l'Elettore di Mainz, che pronunciava la benedizione sul cibo, seguita nuovamente da 100 colpi di cannone. Il Reichserbmundschenk toglieva la Corona mentre il Reichserbkämmerer portava acqua e asciugamano. Il Reichserbtruchsess, il Reichserbmarschall, il Reichsquartiermeister, il Reichsherolde e le guardie imperiali e sassoni servivano le prime portate, mentre le altre venivano servite da 40 Conti dell'Impero.

L'Elettore di Mainz, nella sua qualità di Arcicancelliere dell'Impero, consegnava il Sigillo Imperiale al Re e, essendo sistemato con una catenina, glielo metteva al collo.

Nelle stanze vicine pranzavano gli Erbämter e gli Oberhofämter imperiali insieme ai deputati di Nürnberg (Norimberga), Aachen (Aquisgrana), ai Magistrati di Frankfurt-am-Main (Francoforte sul Meno) e alle altre Autorità.

Al termine di tutte queste cerimonie, la partenza del Kaiser veniva salutata con 300 colpi di cannone, mentre ogni Elettore veniva salutato con 125 salve di cannone.

Fonti: Pierer's Universal-Lexikon, Band 9. Altenburg 1860, S. 839-846. ghirigoro
aquila imperiale italiano english Karl der Grosse